Alice 2017,  un percorso da togliere il fiato!

Alice Superiore, (TO) Italia

04 Giugno 2017

 Arrivo ad Alice reduce da due gare andate piuttosto maluccio, IMG_20170604_091857[1]per me Maggio è sempre mese di influenza, patisco il cambio di stagione e tosse e raffreddore sono stati pessimi compagni di viaggio in questo periodo. Più che altro una  debilitazione generale mi da sempre quella sensazione che le gambe si scarichino e devo mollare sui ritmi che invece vorrei tenere. Ma ad Alice non si può mancare, non so perché ma quando penso a questa gara ho sempre ricordi di un gran caldo, e anche oggi nonostante le previsioni dessero temporali il sole splende in un cielo limpido e la temperatura al mattino è già elevata. Oggi potrò contare sul tifo di Alice e Matteo, quest’ ultimo più che alla mia gara sembra interessato allo scivolo del parco giochi, e come dargli torto, il gioco viene prima di tutto. A questa gara viene sempre fatta la foto di squadra e visto che qualche anno per la mia sbadataggine ho perso il momento, quest’ anno sto molto attento a non trovarmi altrove. Non manca molto alla partenza e vado a vedere in che condizione è la discesa che dalla cresta della morena scende al campo sportivo, ovvero quello che ritengo il punto più ostico del percorso. Nonostante la pioggia della sera prima sembra in buone condizioni.  Ormai ci siamo, riesco a stare abbastanza avanti, e qui è positivo perché poi il sentiero chiude più avanti, lo starter rompe gli indugi e si va, subito salita secca, poi si entra tra gli alberi e inizia una leggera discesa. Siamo in piena ombra e occorre badar bene a dove si mettono i piedi per non scivolare sui ciotoli che escono dalla terra. La prima sensazione non è delle migliori ma andiamo avanti e si vedrà. Inizia la parte in salita, si sale incolonnati anche perché qui il sentiero è stretto, la pendenza è regolare anche se  ogni tanto qualche strappetto obbliga a un cambio di ritmo, non respiro ancora bene e vado un po’ in affanno, la gamba non mi da buone sensazioni e in questo tratto dove negli anni passati riuscivo a spingere bene, quest’anno mi limito a salire regolare. Questa gara ha un finale lungo in salita e occorre arrivare con ancora benzina per recuperare posizioni. Il passaggio nel bosco è piuttosto suggestivo, il silenzio della natura è rotto dal respiro affannoso di chi corre, e qualche spiraglio di luce filtra tra le foglie degli alberi. Usciamo dal bosco e inizia il lungo tratto della cresta morenica, ora il sole picchia sul tracciato e la temperatura inizia ad essere piuttosto calda, vorrei allungare ma non sento la sensazione giusta appena spingo di più vado in affanno, limito i danni andando via più regolare, qui si alternano tratti in salita a brevi discese. Passiamo di fianco a una grossa croce in legno, poi più avanti il percorso abbandona la morena per scendere in picchiata verso il campo, entrati nuovamente nel bosco cerco di dare strada a Rossano che è più veloce e non voglio ostacolare, mentre mi passa mi partono entrambe i piedi e sto per andare lungo e tirato quando Rossano d’ istinto mi tiene da un polso e mi permette di non cadere. Grazie a lui evito una bella botta. Finita la discesa svolta secca a sinistra, ecco i miei tifosi Alice e Matteo che mi incitano, una buona dose di energia e provo ad allungare. Ora il percorso scende per una discesa parte sterrata e parte su asfalto e ho la possibilità di rifiatare, ecco il ristoro e un bicchier d’ acqua diventa un doccia in testa più che gradita visto che penso di aver raggiunto i 1000 gradi corporei. Finita la discesa arrivo al lago di Alice e qui il sentiero è piano, ho la sensazione di spingere come un pazzo ma di essere fermo, la testa però mi dice di non esagerare perché il finale è duro qui. Abbandonato il lago c’ è un breve ma duro strappo in salita e poi ricomincia un corribile saliscendi, non guadagno e non perdo. Cerco di incamerare più aria possibile, perché adesso la strada salirà costante sino all’ arrivo. Davanti a me ho un gruppo di quattro persone a circa centocinquanta metri, e man mano che si sale li vedo avvicinarsi ma non OLYMPUS DIGITAL CAMERAtroppo velocemente. Le gambe però non salgono come vorrebbe la testa e quando arriviamo alle case non ho recuperato quanto avrei voluto, provo un cambio di ritmo che sembra dare i suoi frutti, recupero uno davanti a me, ma forse sono partito troppo presto e dopo la curva del cimitero mi passa uno da dietro che ha un grande scatto finale, provo a tenere ma non ho più niente da dare e nonostante  l’incitamento dei miei due supporter chiudo lentamente la mia prova. La sensazione finale è positiva perché rispetto alle ultime gare ho tenuto meglio, ma spero che la condizione migliori e che sti strascichi influenzali finiscano. Comunque mi sono divertito, ma il divertimento maggiore avviene  nel dopo gara con Matteo che avrà fatto duecento metri di dislivello sullo scivolo. Poi nel pomeriggio pic nic al lago di Meugliano e vederlo giocare e scoprire la natura è uno spettacolo impagabile, vederlo dar sfogo alla sua immaginazione con legnetti, pigne e sassolini fa venir voglia di chiedere al tempo di fermarsi. Il premio più grande oggi me lo ha dato lui ! A presto !

Alcune foto della gara

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